La “mentalità di crescita” è diventata una parola d’ordine in molte grandi aziende, facendosi strada anche nelle loro dichiarazioni di missione. Le persone spesso confondono una mentalità di crescita con l’essere flessibili, avere una mentalità aperta o una visione positiva. Ognuno di noi è in realtà un misto di mentalità fisse e di crescita, e quel mix si evolve continuamente con l’esperienza.
Carol Dweck, psicologa americana, classe 1946, nel suo libro “Mindset: The New Psychology of Success” mostra il potere delle nostre convinzioni più basilari: che siano conscie o subconscie, esse “influenzano fortemente ciò che vogliamo e se riusciamo a ottenerlo”. Gran parte di ciò che pensiamo di comprendere della nostra personalità deriva dalla nostra “mentalità”, che ci spinge oppure ci impedisce di realizzare il nostro potenziale.
Le persone con una mentalità fissa credono che le loro capacità siano innate e immutabili. Tendono ad evitare le sfide per paura di fallire e dimostrare i propri limiti. Ogni situazione viene valutata con riuscirò o fallirò? Sembrerò intelligente o stupido? Sarò accettato o rifiutato? Mi sentirò un vincitore o un perdente? Ogni situazione richiede una conferma della loro intelligenza, personalità o carattere.
Le persone con una mentalità di crescita credono che le loro abilità possano essere sviluppate attraverso l’impegno e la perseveranza. Accolgono le sfide come opportunità di apprendimento e miglioramento e enfatizzano i processi che producono questi risultati, come cercare aiuto dagli altri, provare nuove strategie. La mentalità di crescita genera una potente passione per l’apprendimento. “Perché perdere tempo a dimostrare ancora e ancora quanto sei bravo”, scrive Dweck, “quando potresti migliorare?” Perché nascondere le carenze invece di superarle? Perché cercare amici o partner che rafforzino semplicemente la tua autostima invece di quelli che ti sfideranno anche a crescere? E perché cercare ciò che è provato e vero, invece di esperienze che ti metteranno alla prova? La passione di sforzarsi e di perseverare, anche (o soprattutto) quando le cose non vanno bene, è il segno distintivo della mentalità di crescita.
Analizzando la mentalità di crescita come descritta da Carol Dweck attraverso la lente del modello delle preferenze cognitive, che possono essere facilmente individuate con il supporto dello strumento psicometrico iWAM®, possiamo rilevare alcuni tratti distintivi e anche comprendere come poter allenare lo sviluppo di questo approccio all’apprendimento e fornire una comprensione più completa del comportamento umano. Mentre la mentalità di crescita offre una prospettiva su come le convinzioni personali influenzino l’apprendimento e il successo, il modello iWAM® fornisce una mappa dettagliata delle preferenze cognitive sottostanti che guidano il comportamento. Vediamone alcune di queste:
- “Orientamento all’obiettivo” Vs. “Focus sul problema”
- “Similarità” – “Evoluzione” – “Differenze”
Come possiamo collegare le preferenze cognitive iWAM e la mentalità di crescita di Carol Dweck?
1. Preferenza “Orientamento all’obiettivo” Vs. “Focus sul problema”:
Possedere una preferenza cognitiva “orientata all’obiettivo” permette alla persona di focalizzare la sua attenzione sul risultato che vuole raggiungere, indirizzando la sua energia motivazionale e le sue azioni verso l’obiettivo desiderato. Differentemente, se è predominante una preferenza cognitiva che “si focalizza sul problema” si tende a dirigere l’attenzione maggiormente sulle problematiche che potrebbero inficiare il successo o il benessere, così che l’orientamento della persona sarà più sulla risoluzione del problema piuttosto che sul raggiungimento dell’obiettivo finale. Le persone con un alto “focus sul problema” sono inconsciamente motivate ad individuare e evitare situazioni negative, problemi o rischi. Questo tipo di orientamento può essere utile in contesti dove la gestione dei rischi è cruciale, ma può anche limitare la propensione a prendere iniziative audaci e ad uscire dall’area di comfort.
Il modo di esperimere una mentalità di crescita attraverso queste due preferenze è differente. Chi ha una maggiore preferenza “orientata all’obiettivo” tenderà ad apprendere a condizione di individuare quali apprendimenti fare e definisca in modo chiaro quale miglioramento vuole raggiungere. Invece, coloro che hanno una maggiore preferenza “focalizzata sul problema” svilupperanno una mentalità di crescita solo se a livello di convinzioni la valorizzeranno e seguiranno un percorso continuo attivato dall’insoddisfazione rispetto al miglioramento realizzato individuando le carenze da colmare e attivandosi verso l’acquisizione di quanto necessario per farlo, in un ciclo continuo.
Come facciamo ad individuare questo tipo di preferenza? Quale domande/riflessioni è corretto fare per capire se ci si comporta prevalentemente attraverso la preferenza “Orientamento all’obiettivo” piuttosto che “Focus sul problema”? Ecco alcuni esempi: Questa persona mantiene il focus sugli obiettivi? E’ in grado di riconoscere i problemi che interferirebbero con l’ottenere gli obiettivi? Se la persona è molto orientata nel raggiungimento dell’obiettivo, ha difficoltà a riconoscere quando le cose andranno male. Se la persona è molto orientata al problema, è eccellente nel riconoscere ed individuare le criticità.
2. “Similarità” – “Evoluzione” – “Differenze”
Queste tre preferenze descrivono l’interesse e la propensione di una persona per il cambiamento. Una persona che esprime la preferenza “Similarità” elevata ama poco i cambiamenti e preferisce lavorare sempre sugli stessi compiti. Possiamo di certo trovare tra le persone con questa preferenza alta quelle che la Dweck definisce come portatrici di una mentalità fissa.Una persona che esprime la preferenza “Evoluzione” gradisce che il proprio mondo evolva e si adatta al cambiamento solo se questo non è drastico o troppo frequente. Sono le persone che esprimono una alta preferenza “Differenza” che hanno bisogno di cambiare, di fare cose diverse e creano le condizioni affinchè questo possa avvenire con frequenza. Possiamo certamente individuare una buona mentalità di crescita stra quelle persone che hanno un’alta preferenza “Evoluzione” ed anche una buona dose di “Differenza” che le porta ad essere propense ad adattarsi ai cambiamenti e a cercare nuove opportunità di apprendimento con una certa continuità.
La mentalità di crescita di Carol Dweck e le preferenze cognitive individuate dallo strumento psicometrico iWAM, insieme possono essere prese come riferimento per sviluppare interventi efficaci per migliorare la performance individuale e organizzativa, promuovendo un ambiente di lavoro e di apprendimento positivo e produttivo.
Quando inizi a comprendere la mentalità fissa e quella di crescita, vedrai esattamente come una cosa porta a un’altra.
Carol Dweck
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di Valentina Carosi