I segreti per una comunicazione consapevole e “non”

di Valentina Carosi

Come possiamo trasformare la nostra comunicazione violenta, critica e giudicante, in una comunicazione non violenta, di rispetto, di ascolto attivo e di comprensione? Lo psicologo Marshall B. Rosenberg identifica un vero e proprio protocollo di comunicazione composto da 4 fasi (gli esempi sono riportati dal libro ““Le parole sono finestre [oppure muri]”) nel quale egli sottolinea come l’importanza del linguaggio e l’uso delle parole siano fondamentali per un corretto scambio comunicativo. Rosenberg ci guida nel ripensare il modo con cui esprimiamo noi stessi ed ascoltiamo gli altri. Il linguaggio che utilizziamo diventa  quindi “consapevole” perché basato su risposte coscienti di cioè che siamo, sentiamo, vogliamo e percepiamo e non  dettato da agiti o reazioni automatiche.

l risultato di questa consapevolezza porta di conseguenza ad un miglioramento delle reazioni con gli altri, con il partner, i figli, grazie al fatto che impariamo a comunicare senza criticare, attaccare, insultare  o sentirci “etichettati” e pertanto senza entrare in conflitto.

Come poter osservare i fatti in modo oggettivo, liberi da da valutazioni, giudizi, sensi di colpa?

Quali sono gli stati d’animo lasciati, raccontarli senza paura, ma lasciarli fluire nella loro più totale purezza?

Che cosa avrei voluto dire veramente che non sono riuscito a dire?

Di cosa ho bisogno dall’altro che non sto ricevendo?

L’importanza del cambiamento nel modo di comunicare perché cambiare noi stessi attraverso un nuovo linguaggio, alla luce di nuove consapevolezze, è un primo passo importante per creare quindi un mondo dove dare e ricevere  empatia, perché abbiamo bisogno di empatia per poter dare empatia!

 

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